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Restauri in Toscana

GIARDINO DI BOBOLI
Piazza Pitti 1
Firenze





La costruzione del Giardino di Boboli è stata commissionata dalla famiglia dei Medici a Niccolò Pericoli, detto il Tribolo, artista che aveva già realizzato i giardini delle ville medicee di Castello e della Petraia. Fra il 1550 e il 1558, il Tribolo crea in Boboli il suo capolavoro di "architettura verde". Il nome deriva probabilmente dalla famiglia "Borgoli" o "Borgolini", proprietario di case e terreni ubicate nella zona d'Oltrarno contigua a Santa Felicita. Il parco, considerato un modello per tutti i giardini reali d'Europa compreso quello di Versailles, fu arricchito dalle invenzioni manieriste del Buontalenti (ad esempio, la "Grotta Grande"), dalle fontane e dalle statue di Ammannati, Giambologna e Tacca e infine completato da Giulio e Alfonso Parigi alla metà del '600. I due architetti, padre e figlio, realizzarono l'Anfiteatro in pietra, sede di celebri spettacoli, il viale detto "Viottolone" e il piazzale con la vasca dell'Isolotto. Gli ultimi inserimenti, come il Kaffeehouse (1774-76), il Prato delle Colonne (1776) e la Limonaia (1785), si devono ai Lorena che, nell'Ottocento, trasformarono alcune zone secondo il nuovo gusto romantico del "giardino all'inglese".

Da visitare perché
Una delle meraviglie medicee, uno dei più grandiosi giardini all'italiana in cui si fondono architettura naturale e architettura creata.

Il restauro
L’intervento di restauro è stato molto articolato per sopperire alle necessità più impellenti del giardino. Nello specifico sono stati realizzati impianti elettrici, di riscaldamento, di video-sorveglianza, fono-diffusione e di irrigazione. Sono stati restaurati: la Fontana del Carciofo, il Tepidario della Botanica Inferiore, il piazzale antistante il quartiere delle Muletta, il tetto del Tepidario della Botanica Superiore, l’Anfiteatro, lato sud, il tetto dello Stanzonaccio, le scale di accesso al Giardino del Cavaliere. Sono stati realizzati alcuni interventi per la messa in sicurezza di alcune zone del Giardino. E’ stata acquistata vaseria per la collezione di agrumi ed è stato completato il restauro del tetto della Limonaia. Infine sono stati realizzati interventi sull’apparato vegetale.

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Insieme alla Sagrestia Nuova di Michelangelo, la Cappella dei Principi costituisce il complesso delle Cappelle Medicee, all'interno della Basilica di San Lorenzo.
La Cappella, costruita tra il 1604 e il 1640 dall'architetto Matteo Nigetti su disegno di Giovanni de' Medici, è un raro esempio di architettura barocca a Firenze, ma fu progettata proprio per testimoniare la grandezza della stirpe medicea, con l'enorme cupola (seconda solo a quella di Brunelleschi) e la magnificenza di marmi rari, intarsiati dall'Opificio delle Pietre Dure. La Cappella è ottogonale e ha 28 metri di diametro. Tranne la cupola, affrescata nel 1826 da Pietro Benvenuti, è interamente rivestita di marmi e pietre rare. La zoccolatura - madreperla, lapislazzuli e corallo - riproduce gli stemmi di sedici città toscane. I sei monumentali sarcofaghi ospitano le spoglie di altrettanti granduchi medicei.

Da visitare perché
Se nella Sagrestia Nuova Michelangelo ha scolpito nel marmo bianco una meditazione sulla morte, la Cappella dei Principi rappresenta la gloria terrena dei Medici.

COMPLESSO LAURENZIANO
CAPPELLA DEI PRINCIPI
Piazza San Lorenzo 9
Firenze

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TEATRO DELLA PERGOLA
Via della Pergola 18
Firenze




Nel 1652, un antico tiratoio dell'Arte della Lana situato in via della Pergola viene trasformato in teatro dall'Accademia degli Immobili, nata nel 1651 per iniziativa di un gruppo di nobili Fiorentini che avevano bisogno di una sede più spaziosa ed elegante.
Nel 1657, con l'opera buffa "Il podestà di Colognole", di Giovanni Andrea Moneglia, venne inaugurato Il Teatro della Pergola che, però, solleverà il sipario per il pubblico pagante solo nel 1718: fino ad allora, infatti, fu esclusivamente Teatro di Corte utilizzato per feste e divertimenti.  Dal 1810 diviene teatro imperiale deputato al canto, alle opere serie e ai balletti. Ma il suo massimo splendore lo raggiunge tra il 1830 e il 1863, quando la programmazione è a livelli altissimi, le opere dei più grandi compositori dell'epoca calcano le sue scene della Pergola e il 14 marzo del 1847 sul suo palcoscenico va in scena il "Macbeth" di Giuseppe Verdi in prima assoluta. Ma non sono solo gli spettacoli a dare splendore al teatro che in quello stesso periodo si arricchisce di una sala sfarzosa, il cosiddetto "Saloncino", un corridoio voltato finemente decorato, "Sala Oro", e di un complicato sistema di argani e corde che permetteva di portare la platea allo stesso livello del palco. Per tutti questi motivi, il Teatro della Pergola nel 1925 viene dichiarato Monumento Nazionale. Oggi è di proprietà dell'Ente Teatrale Italiano e ogni anno ospita oltre 250 manifestazioni.

Da visitare perché
Il teatro si caratterizza per un'architettura sfarzosa e il suo palco ha ospitato rappresentazioni di grande importanza.

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La Galleria degli Uffizi è uno dei musei più importanti del mondo per le sue straordinarie collezioni di dipinti e di statue antiche, che includono capolavori assoluti di Giotto, Simone Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, Dürer, Rembrandt, Rubens. Il museo si trova all'ultimo piano del grande edificio costruito tra il 1560 e il 1580 su progetto di Giorgio Vasari come sede dei principali uffici amministrativi dello Stato toscano. La Galleria fu realizzata per volontà del granduca Francesco I e arricchita grazie al contributo di numerosi componenti della famiglia Medici, appassionati collezionisti di dipinti, sculture e oggetti d'arte. Fu riordinata e ampliata sotto la dinastia dei Lorena, succeduti ai Medici e, in seguito, dallo Stato italiano. Nel complesso vasariano sono ospitate altre importanti raccolte: la Collezione Contini Bonacossi e il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Nel Corridoio Vasariano, un corridoio sospeso realizzato dal Vasari nel 1565 che collega l'edificio degli Uffizi con Palazzo Vecchio e con Palazzo Pitti, sono esposte importanti raccolte di dipinti del Seicento e la collezione degli Autoritratti.

Da visitare perché
Giotto, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio: il genio dei grandi maestri della pittura italiana in un unico museo, nel cuore della splendida Firenze.

GALLERIA DEGLI UFFIZI
Piazzale degli Uffizi 6
Firenze

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TORRE PENDENTE
Piazza dei Miracoli
Pisa






I lavori per la costruzione della Torre più famosa del mondo, sorta come campanile della cattedrale pisana, ebbero inizio nell'agosto del 1173. Nel 1178 si arrivò alla costruzione dei primi quattro ordini della struttura; in seguito vi fu una sospensione dei lavori a causa del progressivo dissesto della parte già costruita. Il progetto di edificazione della Torre è attribuito a Bonanno Pisano, in base alle affermazioni fatte dal Vasari nel '500. Studi recenti ipotizzano che a progettare il celebre Campanile sia stato Diotisalvi. I lavori vennero ripresi nel 1272 da Giovanni di Simone; egli non intervenne sul terreno ma, in nove anni, innalzò il monumento di tre piani e mezzo, finché il dissesto gli impose di fermarsi. La morte di Giovanni di Simone determinò una nuova sosta che durò fino al 1350 circa. Il Vasari affermò che a completare l'opera fu Tommaso di Andrea Pisano, con la realizzazione della cella campanaria. Secondo alcuni documenti storici, le due lunghe interruzioni non furono attribuite solo all'aumento del dissesto, ma anche alla necessaria preparazione "a terra" degli elementi architettonici. La torre di Pisa è spesso associata alle prime esperienze sul moto dei gravi che Galileo Galilei vi avrebbe condotto, tra il 1590 e il 1591, alla presenza di allievi e insegnanti dello Studio di Pisa.

Da visitare perché
La sua pendenza è nota in tutto il mondo e ammirarla genera una piacevole suggestione.